Intorno al 2000 Biasi avvia il ciclo degli Assemblaggi, in cui accosta tra loro più tele che ritrovano un equilibrio nel proprio “punto di rottura”. Queste opere tridimensionali in dialogo con lo spazio, dall’apparente rigidità delle forme geometriche e dal colore uniforme, trasmettono tuttavia una sensazione di irregolarità data dalle lamelle che violentemente entrano a far parte dell’opera, interrompendo l’omogeneità della parte pittorica.
Intorno al 2000 Biasi avvia il ciclo degli Assemblaggi, in cui accosta tra loro più tele che ritrovano un equilibrio nel proprio “punto di rottura”. Queste opere tridimensionali in dialogo con lo spazio, dall’apparente rigidità delle forme geometriche e dal colore uniforme, trasmettono tuttavia una sensazione di irregolarità data dalle lamelle che violentemente entrano a far parte dell’opera, interrompendo l’omogeneità della parte pittorica.
Intorno al 2000 Biasi avvia il ciclo degli Assemblaggi, in cui accosta tra loro più tele che ritrovano un equilibrio nel proprio “punto di rottura”. Queste opere tridimensionali in dialogo con lo spazio, dall’apparente rigidità delle forme geometriche e dal colore uniforme, trasmettono tuttavia una sensazione di irregolarità data dalle lamelle che violentemente entrano a far parte dell’opera, interrompendo l’omogeneità della parte pittorica.